Ringrazia gli oltre 13mila elettori che lo hanno votato e assicura che non si cullerà sugli allori. Perché da oggi si apre un’altra partita. Giovanni Arena è già al lavoro insieme alla sua coalizione in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno. Se dovesse farcela, Arena dovrà tenere insieme una maggioranza composta già da quattro partiti, con l’incognita Lega. Per questo ad allargare il perimetro a qualche altra forza, civica o meno che sia, il candidato sindaco del centrodestra non ci pensa proprio: “Non faremo alcun apparentamento”. L’esperienza di Michelini, cinque anni di fibrillazioni a causa delle guerre interne, qualcosa gli ha insegnato.
Nonostante il risultato di domenica gli dia un considerevole vantaggio sulla Frontini, Arena tiene alta la guardia: “Abbiamo di fronte un’avversaria temibile, che ha ottenuto più consensi di partiti tradizionali e strutturali come il Pd. Per questo non dobbiamo dare per scontato nulla”.
Quanto al gap tra i 40% di consensi personali e il quasi 45% conquistato dai partiti della coalizione, Arena ammette di essere stato penalizzato dal voto disgiunto ma non drammatizza.
“A livello locale relazioni parentali o amicali contano più di ogni altra cosa. Non escludo che molti elettori – rileva il coordinatore comunale di Forza Italia – che avevano già deciso di votare per altri aspiranti sindaco, poi abbiano dato la preferenza a candidati delle nostre liste in virtù di rapporti personali. Ma so già di molte persone che hanno sostenuto domenica altri candidati e che al ballottaggio voteranno per me. E lo so perché me lo hanno scritto nelle decine di messaggi che da stamattina sto ricevendo”.