Il trasferimento della Centrale del 118 da Viterbo a Rieti, nonostante i rischi che comporta per l’efficienza del servizio nella Tuscia, sta passando sotto silenzio. Non prendono soprattutto posizione i consiglieri regionali eletti sul territorio. Per questo Luisa Ciambella, candidata a sindaco del Pd, scrive una lettera aperta al presidente della Regione Nicola Zingaretti. Bisogna evitare di penalizzare un’altra volta questo territorio.
Caro presidente, in questi giorni la città vive con preoccupazione la perdita della Centrale operativa del 118, trasferita da metà giugno a Rieti, come sempre a Rieti è stata trasferita anche la sede dell’Arpa.
E’ stata bocciata dalla vostra amministrazione la possibilità di utilizzare la sede pronta a Orte da più di un anno, baricentrica rispetto alle due provincie. Sede che avrebbe potuto garantire il proseguimento di un servizio estremamente efficiente ed efficace, apprezzato da tutti i cittadini. Questa scelta merita a mio avviso un’ulteriore riflessione e un confronto con la Conferenza dei sindaci, con il futuro sindaco della città di Viterbo e con il presidente della Provincia. Invece, tutto avviene in fretta, nel silenzio delle forze politiche, della stampa, delle rappresentanze sociali, sicuramente non informate dei tempi e distratte dalla campagna elettorale.
Caro presidente, non possiamo distrarci, dobbiamo mobilitarci, questo trasferimento riguarda tutti noi e non solo gli operatori sanitari. La salute dei cittadini va tutelata con una programmazione attenta e con la garanzia che vengano offerti servizi rapidi ed efficaci. Questo trasferimento, presidente, e lo chiedo, oltre che a lei, ai consiglieri regionali eletti nella nostra provincia, Enrico Panunzi e Silvia Blasi, va sospeso per consentire un approfondimento pubblico che coinvolga tutti, non solo gli operatori, la Asl e gli amministratori che possono essere con più facilità ricondotti ad una sorta di silenzioso assenso.
Viterbo già per troppo tempo ha visto sfumare opportunità e possibilità a favore di altri, questa ulteriore penalizzazione evitiamola con una pubblica riflessione. Conto sul sostegno degli altri candidati a sindaco e soprattutto dei medici candidati in queste elezioni: l’amore per la città e la salute dei cittadini va difeso, non si possono non combattere battaglie che sono giuste laddove disturbino quelli da cui dipendiamo. La città di Viterbo pretende di anteporre il bene comune davanti a tutto ciò. Non possiamo permetterci congiure del silenzio e conniventi distrazioni.
Sono certa, presidente, di poter contare sulla sua disponibilità per non impoverire una città ed una provincia che è il doppio per estensione e popolazione di Rieti.
Luisa Ciambella