di Gabriele Picone
La 116esima edizione del massimo campionato italiano di calcio sta giungendo al termine. Le partite di sabato 19 e domenica 20 maggio, infatti, archivieranno un’altra stagione ricca di gol ed emozioni.
Tra le novità della competizione, l’introduzione della tecnologia “var” è senza dubbio la più rivoluzionaria, nonostante sia stata spesso oggetto di contestazioni e polemiche. Impossibile negare che, durante il proseguo del campionato, non abbia determinato un vero e proprio spartiacque tra i “progressisti” favorevoli e i “tradizionalisti” più scettici.
Con la modificazione del regolamento, poi, il campionato italiano, quest’anno, tornava finalmente a qualificare quattro squadre per la Uefa Champions League direttamente alla fase a gironi. L’ultima volta di quattro italiane in Europa risaliva alla stagione 2009-10 (in quel caso, tre qualificate direttamente più una tramite play-off).
Passando alle questioni più pratiche del campo, la 38esima e ultima giornata regalerà inevitabilmente gioie e dolori alle diverse protagoniste del torneo. Partendo dal basso, la lotta per la retrocessione quest’anno sembra più agguerrita che mai, con diverse squadre seriamente inguaiate e divise solamente da una manciata di punti.
Le situazioni più critiche sono quelle che interessano il Crotone e la Spal, entrambe appaiate a 35 punti; gli Spallini però sono in vantaggio sui Clivensi per quanto riguarda gli scontri diretti. Le altre che navigano in acque pericolose sono in ordine: Cagliari(36), Udinese e Chievo (37). Sarà solo il campo però a decidere quale squadra andrà a fare compagnia alle già retrocesse Benevento e Verona.
La zona alta della classifica è decisamente meno avvincente; la Juve ha vinto il braccio di ferro con il Napoli ed è per la settima volta consecutiva campione d’Italia; la Roma, dopo una brillante annata, si è assicurata un posto in Champions, mentre dall’altra sponda del Tevere, la Lazio dovrà dimostrare con i fatti il vero valore mostrato in campo. Sarà proprio lo scontro diretto tra gli uomini di Inzaghi e l’Inter a stabilire, all’Olimpico, chi sarà la quarta squadra che parteciperà alla prossima edizione della Uefa Champions League. I biancocelesti, oltre a sfruttare il fattore campo , hanno dalla loro anche tre punti di vantaggio. Obbligatoria e tassativa quindi la vittoria per gli uomini di Spalletti, che, dopo aver perso in casa contro il Sassuolo, ora sono chiamati all’ardua impresa di uscire da Roma con il bottino pieno.
interessante e ancora in attesa di essere scritto anche il capitolo Europa League. Al momento nessuna squadra delle interessate è sicura del posto. Chi fallirà l’obbiettivo Champions avrà come mera consolazione un posto sicuro alla fase a gironi dell’altra Europa, quella meno prestigiosa, in quanto quinta classificata (una perciò tra Lazio e Inter). Gli altri posti si contengono tra Milan, che non sa ancora se approderà alla fase a gironi o a quella preliminare (dipende se verrà superata o meno dall’Atalanta), e Atalanta che potrebbe anch’essa qualificarsi sia ai gironi che ai preliminari, con il rischio però a differenza, dei Rossoneri, di essere acciuffata dalla Fiorentina (ottava). In quel caso sarà decisiva la differenza reti, in quanto a scontri diretti, la Dea e la Viola sono in parità.
Come potete notare la Serie A non ha ancora scritto tutta la sua storia; mancano ancora dei tasselli fondamentali per completare l’opera, un’ opera che ci sta tenendo col fiato sospeso fino all’ultima pagina.