Non c’è trippa per gatti: Forza Italia non cede di un millimetro e la Lega resta a bocca asciutta. Ieri, secondo i piani del Carroccio strombazzati giovedì in tutta Viterbo, doveva essere il giorno dell’ufficializzazione formale urbi et orbi della candidatura di Alessandro Usai, con o senza l’alleato azzurro. Invece no: è stato, al contrario, il giorno della resa, se è vero che, preso atto di una situazione diversa da come se l’erano immaginata e l’avevano raccontata, a Fusco & C. non è restato che prendere altro tempo, rimangiandosi in un sol boccone tutti gli ultimatum lanciati in ogni sede.
Risultato: il centrodestra in questo momento non ha ancora il candidato a sindaco, ma la Lega non ha affatto rotto la coalizione come aveva detto di voler fare. Sembra anzi che la mossa, giovedì, di annunciare la candidatura di Usai sia stata studiata a tavolino con la certezza che, calcando la mano, Forza Italia sarebbe capitolata. Cosa che non è avvenuta. Antonio Tajani, ieri a Roma di ritorno da Bruxelles, non ne ha voluto sentir parlare.
“Vogliono andare da soli? Lo facciano”, sarebbe stata la risposta del presidente del Parlamento europeo, per nulla intimorito dai rulli dei tamburi di guerra battuti con le mani e i piedi dal senatore viterbese. Le indiscrezioni parlano di un Fusco diventato improvvisamente Fosco, letteralmente spiazzato dalla reazione azzurra e dalle idee alquanto confuse. Si aspettava che Arena sarebbe stato mollato, ma aveva fatto i conti senza l’oste. Aveva detto che se Salvini avesse ceduto lui si sarebbe dimesso, ma neanche questo è successo. In realtà, si può immaginare che Salvini ieri neanche si sia occupato della questione, vedremo se lo farà oggi: certamente non sarà semplice convincere Berlusconi ad intervenire per togliergli le castagne dal fuoco sulla piazza di Viterbo, ossia per togliere la Lega dal cul-de-sac in cui si è infilata.
Le indiscrezioni parlano anche di un Usai estremamente demoralizzato: lui che giovedì sera aveva detto a tutti di essere ufficialmente il candidato della Lega, ieri a qualcuno ha confidato che starebbe meditando di farsi da parte. In altri termini, la prospettiva di doversi candidare da solo non gli fa fare salti di gioia, meglio evitare brutte figure. Meglio rinunciare.
Vedremo quello che succederà oggi. E stavolta, se non altro perché alla presentazione delle liste mancano solo 5 giorni, qualcosa dovrebbe finalmente accadere. Di certo al momento c’è solo che la Lega – al di là delle chiacchiere prodotte in tutti questi giorni – ha una paura fottuta di presentarsi da sola al giudizio degli elettori.
Nella foto i candidati della Lega insieme a Fusco