E se alla fine a mollare fosse Usai? L’ipotesi, dopo l’ennesima giornata vissuta pericolosamente dal centrodestra viterbese tra voci, illazioni e veleni, non è poi così tanto peregrina. Chi ha sentito il giornalista Mediaset nelle ultime ore, lo descrive come abbastanza spazientito e demoralizzato per la situazione che si è venuta a creare. Pur consapevole delle resistenze che la sua discesa in campo avrebbe trovato nella coalizione, Usai probabilmente non pensava si sarebbe arrivati a questo estenuante tira e molla a una settimana dalla scadenza dei termini di consegna delle liste.
Ufficialmente Usai resta in corsa, sia nel caso di un centrodestra unito sia nel caso la Lega, come al momento sembra, dovesse andare da sola al primo turno. Ma l’ex portavoce della Moratti non fa mistero di preferire ovviamente la prima ipotesi, ben sapendo che, in caso contrario, il rischio di andare a sbattere contro un muro sarebbe alto. Anche lo stesso Umberto Fusco ammette che alla fine questo tiro alla fune, più che spezzare la resistenza di Forza Italia, potrebbe logorare quella di Usai, che di farsi stritolare dal tritacarne della politica viterbese non ha comprensibilmente alcuna voglia. “Alessandro resta il nostro candidato, comunque finisca questa partita – confida Fusco -. Spero solo che lui non si stanchi di questa situazione oggettivamente stressante”.