Il senatore Umberto Fusco insiste con Alessandro Usai: non si sa, o sicuramente a Viterbo non sanno, se si tratti di un’impuntatura personale o di una posizione sorretta con convinzione anche da Matteo Salvini. Fatto sta che per il candidato a sindaco del centrodestra se ne riparlerà il due maggio, quando è in programma un’altra riunione del tavolo nazionale delle trattative, presieduto da Maurizio Gasparri, a cui è stato demandato il compito di dirimere la querelle viterbese.
A livello locale resta la sensazione che alla fine si andrà tutti insieme (o quantomeno questo è l’auspicio generale), ma nel dubbio, non potendo essere escluso allo stato attuale lo scenario peggiore, le forze politiche stanno mettendo a punto il piano B: ognuno per conto suo, con un proprio candidato a sindaco, per poi tornare a trattare per il turno di ballottaggio. Non tutti ripongono infatti fiducia nell’appuntamento del due maggio e siccome a quella data mancheranno solo sette giorni alla presentazione delle liste, è chiaro che se non verranno indicazioni certe da Roma, in assenza di un accordo a Viterbo, le possibilità di presentarsi alle urne divisi aumentano notevolmente.
Tre dunque gli scenari che tra mercoledì e sabato prossimi si potrebbero configurare e che elenchiamo in ordine di possibilità percentuali: 1) passo indietro di Fusco e convergenza di tutte le forze politiche su Giovanni Arena, attorno al quale ha eretto la massima protezione Antonio Tajani (50%); 2) ognuno per conto proprio (30%); passo indietro di Giovanni Arena (20%).
Molto dipenderà dalla posizione che da stasera assumerà Salvini nei confronti di Berlusconi alla luce dei risultati delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia e della decisione del Pd di formare o meno un governo con il M5S (ma in quest’ultimo caso bisognerà comunque aspettare almeno fino al 3, data in cui si riunirà la direzione dem). Nell’eventualità in cui dovesse configurarsi di nuovo un possible accordo Di Maio-Salvini, Forza Italia potrebbe infatti ritrovarsi con le mani completamente libere.