Sono 1.029 le vite e le famiglie spezzate dagli incidenti sul lavoro nel 2017, 7 nella provincia di Viterbo .
Per ricordare che dietro le statistiche ci sono lavoratori morti, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, l’Inas, patronato della Cisl, ospiterà nelle proprie sedi un’attività di sensibilizzazione per informare le persone sui diritti e le tutele previsti in questo ambito.
“E’ inaccettabile che ancora oggi si possa morire per lavorare – affermano Claudio Delle Monache e Fortunato Mannino, rispettivamente direttore Inas Cisl e segretario Ust Cisl – E’ inaccettabile che ancora oggi siamo costretti a parlare di morti bianche, in una società civile occorrerebbe fare di più per prevenire e evitare gli infortuni sul lavoro, in simbiosi ed in stretta collaborazione con gli enti preposti. Bisogna tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica puntando i riflettori sulle morti bianchi 365 giorni all’anno. Morire di lavoro nel terzo millennio è come tornare indietro nel tempo. Meno profitti e più tutele sulla sicurezza”.