Il gruppo consiliare di Oltre le mura capeggiato da Livio Treta ha dunque detto durante l’ultimo Consiglio comunale, dopo l’approvazione del bilancio, di sentirsi d’ora in avanti con le mani libere in vista delle comunali. L’annuncio, ad uso e consumo dei siti Internet, è arrivato martedì sera, ma che le cose sarebbero andate così, ed indipendentemente dalle scelte che avrebbe fatto il Partito democratico per l’appuntamento con le urne del 10 giugno, lo si era capito già da qualche mese. Per la precisione, “cogliendo l’attimo”, il vice presidente della Provincia ha cominciato ad agitarsi il giorno dopo le elezioni politiche del 4 marzo, allorché deve essersi detto che è arrivato il tempo di imbarcarsi in altre avventure con la speranza di restare a galla.
Nelle settimane seguenti si sono infatti succeduti incontri e riunioni con l’opposizione per cercare una convergenza. Treta & C. si sono visti con tutti i candidati a sindaco civici, hanno promesso voti alla Frontini, a Filippo Rossi, a Gianmaria Santucci, sono andati alla ricerca di un accordo con Daniele Sabatini e ovviamente non hanno mancato di agganciare il centrodestra, costringendolo, di fronte all’imbarazzo per questa improvvisa folgorazione dopo anni di polemiche nella Sala d’Ercole, a dichiarare che non sarebbero stati possibili accordi con esponenti della maggioranza uscente.
Treta & C. insomma si sono messi sul mercato alla ricerca dell’acquirente migliore, ma finora da quanto è dato sapere nessuno sarebbe intenzionato a comprarli, anche perché, se è vero che un po’ di voti forse li porterebbero pure, quanti altri a causa loro andrebbero persi? Treta & C. ovviamente si sono messi fuori dai Moderati e riformisti, come detto a chiare note dal segretario Stefano Bonori, che ha ribadito l’asse del movimento con il Pd.