Sedici a dodici. E’ passato ad ampia maggioranza oggi pomeriggio il bilancio di previsione 2018, l’ultimo dell’amministrazione Michelini, che ha evitato in questo modo il commissariamento. A conti fatti, le annunciate defezioni non ci sono state. Con l’unica eccezione del civico Mecozzi, tutti gli altri consiglieri del centrosinistra si sono presentati regolarmente in aula, compresa la dem Melissa Mongiardi, che specie negli ultimi tempi non aveva brillato per presenzialismo.
Anche il dissidente Marco Volpi alla fine ha seppellito l’ascia di guerra: il consigliere di Grotte Santo Stefano si è limitato ad astenersi dal voto.
La seduta è iniziata con il via libera alla tribolata delibera sulla destinazione della tassa di soggiorno, che era già stata bocciata in consiglio e in commissione. Per Michelini un segnale positivo in vista del redde rationem finale.
Il sindaco arriva quindi a fine consiliatura sano e salvo, scongiurando l’intervento del prefetto, che aveva dato un termine perentorio – il 23 aprile – per chiudere la pratica. “Un bilancio per ¾ tecnico e solo per ¼ politico”, commenta il primo cittadino, ringranziando l’assessora Luisa Ciambella “per l’ottimo lavoro svolto nell’approntare la manovra”.