E adesso spunta il nome dell’assessore uscente Enrico Gnisci, figlio dell’ex sindaco Rita Marini, tra i possibili candidati a primo cittadino per la lista di centrosinistra alternativa a quella del Pd ufficiale che ripresenterà invece Federico Grattarola.
Voci tante e manovre pure a Vignanello, tuttavia di deciso non ci sarebbe ancora nulla. Sicuramente però anche in questo Comune, come a Viterbo e negli altri paesi chiamati al voto il prossimo 10 giugno, regna una certa confusione, figlia delle divisioni che caratterizzano il ceto politico paesano soprattutto per quanto concerne il centrosinistra dal momento che il centrodestra, qui su Cimini, finora non risulta pervenuto.
Gnisci, secondo le ultime indiscrezioni, per la nomination sarebbe in ballottaggio con Tommaso Gregori, figlio di un ex sindaco di Vallerano e dipendente della farmacia Lupi. Entrambi avrebbero il sostegno del sindaco uscente Vincenzo Grasselli, vero ispiratore, a quanto pare, di questa seconda compagine, il quale almeno ufficialmente ha detto di non volersi ricandidare. Alla fine perciò la scelta dovrebbe ricadere su uno di loro due, sebbene c’è chi non esclude che all’ultimo momento potrebbe ripensarci proprio Grasselli, che, “commosso” dalle “suppliche” dei suoi sostenitori, deciderebbe di sacrificarsi per fare loro un favore.
Dicevamo dell’assenza del centrodestra dalla competizione, in compenso si starebbero dando molto da fare Potere al popolo con Alvaro Olivieri e, sembra, il Movimento 5 Stelle, che raggrupperebbe personaggi di varia estrazione, i cui nomi, tuttavia – incredibile, ma vero – nessuno conosce con precisione. Da notare in ogni caso che Potere al popolo, secondo i beninformati, potrebbe convergere su Grattarola, mentre per quanto riguarda i grillini nessuno (a parte i diretti interessati che però ancora non si manifestano pubblicamente) è a conoscenza di nulla. Tutto questo mentre alla presentazione delle liste ormai mancano solo poco più di tre settimane.