È destinato a saltare il tavolo del centrodestra convocato per oggi. Forza Italia ha già fatto sapere che non ha intenzione di partecipare, in conseguenza del diktat imposto dalla Lega sulla candidatura di Alessandro Usai. Stessa cosa dovrebbe fare Fondazione.
La situazione sembra dunque impantanarsi, e i bene informati riferiscono di qualche fibrillazione anche in casa Fratelli d’Italia. Non tutti i meloniani pare abbiano accolto con i salti di gioia il cambio di cavallo in corsa imposto da Fusco e avallato da Mauro Rotelli, che con Usai è legato da un’amicizia di vecchia data.
La conferenza stampa di lunedì per il momento resta convocata ma c’è chi scommette che da qui a tre giorni potrebbero esserci sorprese. Non è esclusa l’ipotesi che Usai, di fronte a veti, controveti e mal di pancia, decida di riporre i suoi sogni politici nel cassetto. Sogni che, stante il clima che regna a Viterbo in queste ore, potrebbero trasformarsi in incubi.
Un’ipotesi, questa, fortemente auspicata dal coordinatore comunale di Forza Italia Giovanni Arena, che con l’ingresso di Usai nella partita ha visto improvvisamente rase al suolo le sue possibilità di diventare sindaco.
“Noi non andremo alla riunione di domani (oggi, ndr) e credo anche altri – confida Arena – . La nostra posizione l’abbiamo già chiarita: non accettiamo diktat imposti con metodi autoritari. Aspettiamo indicazioni dal tavolo nazionale di Forza Italia che si riunirà martedì. Al momento tutte le ipotesi sono in campo: da quella della ricomposizione del tavolo con un altro candidato a quella della rottura definitiva. Può anche darsi che il partito a livello nazionale decida di sostenere Usai. Nel qual caso come uomo di partito mi adeguerò. Al momento questa ipotesi mi sembra però poco probabile”.