“Da quando il nome di Alessandro Usai è diventato ufficiale sto ricevendo decine di telefonate e di sms di cittadini, e sottolineo cittadini, che mi dicono: avete fatto bene, è la persona giusta”.
Umberto Fusco, senatore e leader della Lega a Viterbo, è l’uomo che martedì sera ha terremotato il tavolo del centrodestra ufficializzando la candidatura del giornalista Mediaset, di cui in città si parlava già da alcuni giorni.
Fusco si dice ottimista e convinto che alla fine il “buon senso” possa prevalere anche in quelle aree del centrodestra, vedi Forza Italia e Fondazione, che martedì sera hanno puntato subito i piedi.
“Il nostro candidato èUsai. Abbiamo deciso di scommettere su di lui visto che finora, con quattro galli a cantare, non si faceva mai giorno – spiega Fusco -. Ringrazio Contardo per aver fatto il passo indietro con grande senso di responsabilità. Lo stesso senso di responsabilità che spero prevalga alla fine in tutti gli altri. Fratelli d’Italia è pronta a sostenere Usai, così come Giulio Marini e Daniele Sabatini. Venerdìtornerà a riunirsi il tavolo, in questi due giorni ognuno ha il tempo per fare le proprie riflessioni, ma credo proprio che tra venerdì e domenica chiuderemo questa partita e che lunedì Alessandro potrà ufficializzare la sua candidatura”.
Che Fusco pecchi troppo di ottimismo? Anche perché se il giornalista sia disposto ad essere il candidato di una coalizione dimezzata è tutto da vedere.
“Chi dice no dovrà spiegarci – sottolinea il senatore – se il problema è Usai oppure se il problema è che il nome l’abbiamo proposto noi della Lega. Anche perché Alessandro non è un nostro iscritto, è un uomo di centrodestra che simpatizza per le nostre idee. Ma soprattutto è un uomo fuori dai soliti giri della politica locale, quello che i cittadini si aspettano”.
Fusco rigetta inoltre le accuse di autoritarismo: “Autoritario non lo sono mai stato: ho fatto per 30 anni il militare e ho sempre rispettato tutti. So distinguere anche la politica dalle amicizie. Ma di fronte a una situazione di stallo che si stava prolungando pericolosamente, per evitare un’altra sconfitta come quella delle regionali, ho ritenuto opportuno proporre un nome nuovo, stimato e in grado di soddisfare tutti. Soprattutto di soddisfare gli elettori. Se a qualcuno questo metodo non è piaciuto, ne prenderò atto. E ne prenderanno atto anche i cittadini”.